
ARTAUD chez NITSCH
con Gérard Pape
Venerdì 28 novembre 2025
Museo Hermann Nitsch, Vico Lungo Pontecorvo 29/d, 80135 Napoli
ore 19:00
“Il teatro musicale azionistico oggi: Artaud chez Nitsch”
Gérard Pape in conversazione con Leopoldo Siano
ore 20:00
ARTAUD LE MÔMO (2020-2025)
prima mondiale
testo di Antonin Artaud
performance di Gérard Pape (voce, suoni, azioni)
Atti rituali di parola e suono per voce elettro-fritta, contrabbasso leggermente torturato e otto canali di suoni appena congelati
ingresso libero fino al raggiungimento della capienza massima consentita
Gérard Pape (nato a New York nel 1955 in una famiglia italo-americana originaria di Sala Consilina) è compositore e psicoanalista lacaniano. Dal 1991 vive a Parigi. È stato direttore degli Ateliers UPIC / CCMIX (Centre de Création Musical Iannis Xenakis) dal 1991 al 2007, un centro di computer music fondato dal compositore-architetto Iannis Xenakis. Nel 2008 fonda e tutt’oggi dirige il CLSI (Circolo per la Liberazione del Suono e dell’Immagine) a Parigi, che è un ensemble di computer e strumenti acustici, con cui produce concerti e festival. Desiderio, eccesso, corpo e jouissance sono stati a lungo oggetto centrale della sua ricerca sulle nuove forme di opera e teatro musicale. È autore di libri quali MusiPoeSci. Writings about music, a cura di Leopoldo Siano (Éditions Michel De Maule 2015) e Iannis Xenakis and the Ethics of Absolute Originality (Uteurp 2023). A partire dal 2000 Gérard Pape ha composto numerose opere ispirate al concetto di teatro totale o ‘teatro della crudeltà’ di Antonin Artaud, tra cui Les Cenci (2000-2005), Artaud Variations (2022-2025) e Artaud le Mômo (2020-2025). La conversazione e il concerto del 28 novembre 2025 al Museo Hermann Nitsch di Napoli saranno dedicati ad un incontro immaginario tra Artaud e Nitsch. (Hermann Nitsch considerò Artaud come una sorta di ‘fratello spirituale’). In programma vi è la prima mondiale della nuova versione di Artaud le Mômo, pezzo di teatro musicale sul testo omonimo di Antonin Artaud, che prevede “atti rituali di parola e suono per voce elettro-fritta, contrabbasso leggermente torturato e otto canali di suoni appena congelati”.
