Fondazione Morra


La Fondazione Morra – Istituto di Scienze delle Comunicazioni Visive ha lo scopo di promuovere e organizzare la ricerca, la realizzazione e la divulgazione della cultura delle comunicazioni visive.

La Fondazione Morra trova le sue origini con lo “Studio Morra” che inizia la sua attività nel 1974. Giuseppe Morra, da sempre affascinato dal potenziale eversivo delle avanguardie, è tra i primi in Italia a proporre gli artisti dell’Azionismo Viennese e della Body Art.

Giuseppe Morra ed Hermann Nitsch, Anni ‘80 © Fondazione Morra
Giuseppe Morra ed Aldo Mondino, Palazzo Calabritto © Fondazione Morra
Giuseppe Morra e Jean Jacques Lebel, Opere dal 1954 al 1997, Studio Morra Napoli,1999 © Fondazione Morra
Corrado Costa, Lamberto Pignotti, Giuseppe Morra, Henri Chopin, Arrigo Lora Totino, Eugenio Miccini, Temperature Flegree, Cuma, 1985 © Fondazione Morra

Negli anni Settanta allo Studio passano artisti come Hermann Nitsch, Günter Brus, Urs Lüthi, Gina Pane, Joe Jones, Marina Abramovic, Bob Watts e Peter Kubelka.

Nei primi anni Ottanta seguono le esposizioni dedicate al gruppo Fluxus, che intende l’arte fuori dalle strutture come opera di intervento nel presente, nello spazio reale. In Fluxus il momento artistico è un evento che ingloba in sé tutte le discipline e gli stili, per cui il tempo dell’arte diviene quello della vita, in cui ogni oggetto, ogni gesto, proveniente da qualunque area, può varcare la soglia dell’arte.

Nella seconda metà degli anni Ottanta l’attività dello Studio è dedicata principalmente alla Poesia Visiva, grazie alle numerose mostre e alla presenza dei più significativi poeti visivi come Carrega, Luca, Martini, Miccini, Pignotti, Chopin; ponendosi come uno dei centri più importanti di poesia visiva in Italia.

La poesia visiva assume le comunicazioni di massa come proprio oggetto di indagine e nello stesso tempo come proprio strumento di espressione.

Negli anni Novanta si snodano anche una serie di mostre dedicate ad artisti e tendenze di forte attualità. Si ricorda “Sculture nella città” di Bruno Munari nel 1990, una selezione di grandi sculture in metallo esposte sul lungomare di Napoli.

Le sculture diventano segnali per la fantasia, con lo scopo di incuriosire lo spettatore stimolando la sua immaginazione. Nel 1992 vengono ricostruiti 4 Environment di Allan Kaprow.

Padre dell’Environment, Kaprow pensa l’arte come messa in scena di sentimenti, di desideri, di emozioni, dove lo spettatore da passivo contemplatore di oggetti si trasforma in attivo protagonista di movimenti, oltrepassando la soglia dell’arte.

Allan Kaprow e Peppe Morra, Labirinti dell’Immaginario, Castel Sant’ Elmo Napoli, 2003 © Fondazione Morra
Peppe Morra nel Palazzo dello Spagnuolo © Fondazione Morra
3.Luca Maria Patella, Giuseppe Morra e Angelo Capasso, Jam Dudum Palazzo dello Spagnuolo 1998, Foto di Clemente Florio ©Fondazione Morra
Peppe Morra ed Henri Chopin, presentazione libro LES FILTRES de l’ALPHABET ET DE L’€, Palazzo dello Spagnuolo, 2005 ©Fondazione Morra

Nello stesso anno lo Studio Morra trasferisce la sua attività dal quartiere Chiaia al Rione Sanità e costituisce la Fondazione Morra che pone alla base della propria attività artistico-culturale “l’arte per amore della ricerca e della conoscenza”, richiamando con forza le finalità sociali che vedono nella promozione culturale l’orizzonte di senso da seguire per rivalutare le aree a forte degrado sociale.

Il 13 settembre 2008 è stata inaugurata la nuova sede e struttura museale, sita in Vico Lungo Pontecorvo 29d, composta dal Museo Archivio/Laboratorio Hermann Nitsch, un luogo di raccolta e di esposizione del lavoro di Hermann Nitsch, ma anche un soggetto culturale attivo, impegnato nella riflessione critica e teorica attorno al grande artista austriaco, che si sviluppa attorno a una serie di nuclei fondamentali

  1. il Centro di Documentazione, ricerca e formazione, organizzato attraverso l’implementazione informatica di testi, immagini e eventi che partono dal XX secolo e l’aggiornamento di un sito internet;
  2. il Dipartimento per il Cinema Sperimentale Indipendente;
  3. la Discoteca di musica contemporanea, dal 1940 ai nostri giorni
  4. il Centro per le Arti Performative e Multimediali, informatizzati ma collegabili e unificabili a prevedibili archiviazioni future
  5. la Biblioteca delle Avanguardie e Neoavanguardie, un nuovo ambiente ritagliato da un corpo di fabbrica adiacente al Museo Nitsch lungo un’area di circa 240mq.
1. Giuseppe Morra, Casa Morra Napoli, 2016 Foto di Amedeo Benestante ©Fondazione Morra
2. Giuseppe Morra e Peter Kubelka, Monument, Casa Morra, Napoli, 2019 Foto di Amedeo Benestante ©Fondazione Morra
3. Giuseppe Morra, Sala Julian Beck Casa Morra, Napoli, 2017 Foto Fabio Donato ©Fondazione Morra
4. Giuseppe Morra, Sala Shozo Shimamoto Casa Morra, Napoli, 2017 Foto Fabio Donato ©Fondazione Morra
5. Giuseppe Morra, Casa Morra, 2016 ©Fondazione Morra
Nanni Balestrini e Giuseppe Morra, Cosa Guardi Cosa Vuoi Vedere, Palazzo Ruffo di Bagnara, Napoli, 2009 ©Fondazione Morra
2. Giuseppe Morra, Shozo Shimamoto e Rosanna Chiessi 2006 ©Fondazione Morra
1. Rosanna Chiessi, Giuseppe Morra e Shozo Shimamoto, Performance di Shozo Shimamoto in Giappone, 2007 ©Fondazione Morra

La Fondazione Morra, oltre a promuovere e organizzare la ricerca, la realizzazione e la divulgazione della cultura delle comunicazioni visive, è destinata alla produzione e trasmissione intergenerazionale della cultura contemporanea, svolgendo la propria attività con il predisporre, in base alle elaborazioni fatte dai dipartimenti in cui si articola e facendo riferimento a concrete situazioni socio-culturali, interventi orientati a leggere le complesse dinamiche che avvengono nei sistemi micro e macro-sociali delle produttività e delle economie di “cultura della comunicazione”, al fine della promozione di lavori in gruppi spontanei o in contesti istituzionalizzati che possano incrementare il coinvolgimento e l’assunzione di quanti intendono promuovere comunità capaci di sviluppare ed utilizzare correttamente le risorse dei territori della cultura attuale.

È stata iscritta nell’Albo Regionale sezione “Alta Cultura” e riconosciuta altresì come Museo di Interesse Locale nel 2007, dopo l’inserimento nel registro delle personalità giuridiche nel 2005.

Collabora con realtà nazionali ed internazionali, tra cui la Kaprow Estate, Los Angeles ; MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo – Roma; Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma; MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma; Torino, GAM – Galleria Civica d’arte moderna e contemporanea; University of Texas – Dallas; Facoltà di Architettura Università degli studi di Napoli “Federico II”; Università di Salerno – Dipartimento di Filosofia – Dipartimento di Matematica e Informatica; Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee – museo MADRE, Napoli; PAN – Palazzo delle Arti di Napoli; Centro per l’arte Contemporanea Luigi Pecci – Prato; Accademia delle Belle Arti – Napoli; Accademia delle Belle Arti – Brera; l’Istituto Superiore d’Arte di Cuba; Mart – Il museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto; Fondazione Mudima – Milano; Museum Moderner Kunst Stiftung Ludwig – Vienna; Anthology Film Archives – New York; Al Hansen Archive – California.