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Gian Maria Tosatti – Sette Stagioni dello Spirito 7_Terra dell’ultimo cielo

1 Giugno 2016-11:00/30 Giugno 2016-17:00

1 giugno – 30 giugno 2016
OPENING 30 MAGGIO ORE 11:00
Ex Convento della Trinità delle Monache
Vico Trinitá delle Monache 8, Napoli

A cura di Eugenio Viola

Lunedì 30 maggio, alle ore 11:00, è stato presentato al pubblico e alla stampa, presso l’Aula Siani della Scuola di Giornalismo dell’Università Suor Orsola Benincasa, 7_Terra dell’ultimo cielo, settima ed ultima tappa del progetto Sette Stagioni dello Spirito di Gian Maria Tosatti, a cura di Eugenio Viola.

7_Terra dell’ultimo cielo, da un lato, conserva i riferimenti, costanti in tutto il ciclo, a Santa Teresa e a Dante, dall’altro in questo ultimo capitolo l’artista è stato accompagnato da un ulteriore e metaforico Virgilio, in questo caso specifico da René Daumal e dalla conoscenza “trasformatrice” di sé propugnata dal filosofo francese. Nel sistema cosmologico dantesco, questa tappa corrisponde alla vertigine del poeta che si arrende all’impossibilità di raccontare cosa ci sia oltre una certa altezza del cielo. In quest’opera, per molti aspetti la più visionaria della serie, Tosatti ne propone un’ipotesi: diviene qui manifesto che scopo dell’uomo è quello di elevarsi verso la piena consapevolezza dell’incredibile altezza dello spirito umano. Ecco, dunque, un terreno da percorrere ancora, la “terra dell’ultimo cielo” che non è un luogo per una beatitudine da godere. Tutt’altro. È un punto da cui partire, consapevolmente: chi lo raggiunge, comprende che è suo dovere ritornare nel mondo per testimoniarne la presenza di quel luogo, e per indicarne la strada.

Sotto il profilo simbolico e formale, quest’ultimo lavoro sussume tutte i capitoli precedenti, in una vera e propria visione ricapitolativa. Tornano, inoltre, una serie di elementi già presenti in Lucifero, il terzo capitolo, di cui ritornano una serie di elementi: la sabbia, gli alberi, gli uccelli, impiegati per mostrare e condividere che, malgrado tutto, il fondo del paradiso, in cui si ambienta quest’ultimo intervento, è uguale al fondo dell’inferno. In fondo, questo viaggio nei regni dello spirito, è nient’altro che un restare nel medesimo luogo: l’anima umana.

In questo modo, si chiude l’equazione che Tosatti ha aperto nel 2013, all’inizio di questo cammino, fisico e metaforico, alla ricerca di una dimora, di una casa, che è poi la forma dell’anima tracciata in questo “romanzo di formazione” scritto tra le pieghe della città di Napoli.

Gian Maria Tosatti (Roma, 16.04.1980 – vive a New York) ha compiuto la sua formazione nel campo performativo, presso il Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale di Pontedera. Nel 2005 torna a Roma per intraprendere un percorso artistico nel territorio di connessione tra architettura e arti visive realizzando principalmente grandi installazioni site specific.
I suoi progetti, abitualmente, sono indagini a lungo termine su temi legati al concetto di identità, sia sul piano politico che spirituale. I primi cicli di opere che ha sviluppato sono stati «Devozioni» (2005-2011) – dieci installazioni per dieci edifici di Roma sugli archetipi dell’era moderna – e «Landscapes» (2006-), un progetto di arte pubblica in aree di conflitto.
Attualmente la ricerca dell’artista è legata a due nuovi progetti, «Fondamenta» (2011-), basato sull’identificazione degli archetipi dell’era contemporanea, e le «Le considerazioni…», ciclo dedicato agli enigmi che risiedono nella memoria personale.
Tra il 2013 e il 2016 la sua ricerca si è concentrata su un’opera in sette parti che ha abitato l’intera città di Napoli dal titolo “Sette Stagioni dello Spirito”.
Tosatti è anche giornalista. È stato direttore del settimanale «La Differenza» e ha collaborato con molti giornali italiani come editorialista. È editorialista per Artribune e scrive su Opera Viva. Scrive saggi sull’arte e sulla politica.
Nel 2011 ha curato RELOAD, prototipo di intervento culturale urbano sul riutilizzo temporaneo di spazi improduttivi ed è fondatore del progetto “La costruzione di una cosmologia”, (www.unacosmologia.com).
Ha esposto anche presso l’Hessel Museum del CCS BARD (New York – 2014), il Lower Manhattan Cultural Council (New York – 2011), American Academy in Rome (Roma – 2013), Museo Villa Croce (Genova – 2012) Andrew Freedman Home (New York – 2012), Tenuta dello Scompiglio (Lucca – 2012), Palazzo delle Esposizioni (Roma – 2008), Chelsea Art Museum (New York – 2009), BJCEM (2014), Centrale Montemartini – Musei Capitolini (Roma – 2007), Museo Wilfredo Lam (L’Avana – 2015), Casa Testori (Milano – 2014), MAAM (Roma – permanente), Castel Sant’Elmo (Napoli – permanente).

Dettagli

Inizio:
1 Giugno 2016-11:00
Fine:
30 Giugno 2016-17:00

Luogo

Ex Convento della Trinità delle Monache
Vico Trinitá delle Monache 8
Napoli, Italia

Organizzatore

Fondazione Morra