Caricamento Eventi

Tutti gli Eventi

  • Questo evento è passato.

Libero De Cunzo. A passo di Vigna

23 Gennaio 1998-19:30/7 Marzo 1998-19:30

23 gennaio – 7 marzo 1998 
OPENING 23 GENNAIO ORE 19:30
Studio Morra
Via Calabritto 20, Napoli

Con le immagini che qui si introducono Libero De Cunzo approda ad una -scrittura- che impiega la capacità di animare i repertori di un suo –spazio/teatro– con modi e visioni di rinnovata creatività per lo straordinario compositivo del suo procedere, un tendere a proiettare la lettura del –messaggio- verso un – reale sempre- più aperto alla raggiunta e compiuta utilità del -poetico-, irriducibile a particolari linguaggi della compatibilità, espressione e contatto in cui –l’operatore-, rianimando forme ed interessi non servili, ed ancora stili di esistenze, li affida alla -comunicazione- con segnali minimi per rimandarli a –figure- altre. così, l’episodico prevede la naturalità di fantasie e di trans/figurazioni da recapitare a destinazioni immerse nella concretezza di rinnovati –assoli-. le –sequenze-, nella loro diversità, mostrano come ognuna risulti conclusa in sé e tale da restituire fasci di emozioni per incursioni che servono o possono servire da termine di confronto e di verifica con successive possibili -trans/formazioni- .

un respiro nello spettacolo offerto all’occhio del –lettore- affinché possa appropriarsi delle immagini di – lungo momento – e poter misurarne l’ampiezza per sentirle sue in tutto il dispiegarsi del rilevato, nello splendore di profondità avvolgenti distese su spiazzi terrosi aperti a terrazze.

una necessità dell’Artista , spesso una scelta , per modi di esprimere in maniera più congeniale pensieri che si manifestano con intermittenze di semplici autopresentazioni, volte ad atmosfere che alternano lo stupore, all’irrompere di felicità illuminanti con la loro immediatezza l’effimero mistero della vita. il segreto di questa -scrittura- non sta nell’ansia del vero che qui si manifesta nel tessuto del silenzio, o nel rivelarsi di particolari momenti climatici per arrivare a cogliere una costante interna al ritmo della propria ricerca, quanto la necessità di trovare un equivalente preciso per ogni ricerca dell’originale. un modo per approdare e stupire per essenzialità attraverso una complessa collezione di –figure-, con le quali il –rilevato- vive per l’inventiva delle -intonazioni- la sua capacità di penetrazione straordinariamente comunicativa.

un aldilà del luogo/oggetto della narrazione esaltante il modo di esprimerla, con una scrittura spesso nervosamente frammentaria tra -segni- che s’inseguono e ritornano come per angolazioni relative e transitorie di spazi; mentre ci si interroga anche sulla natura di una storia e come sia oggi ancora possibile raccontarla per fotografie. spesso, in accordo e conflitto tra sollecitazioni che ne condizionano la drammaticità di certe considerazioni e la loro complessità, nel rispetto di una unità ideologica nuova. altro esempio di -messa in mostra- , come parte del vivere l’immagine rilevata senza supporti ed in termini di essenzialità , che è punto di arrivo e non lettura da tradursi in comunicazione immediata per il riguardante. un rituale, quindi, dal quale emerge  il mistero di una capacità di -lettura- che distingue, secondo itinerari non prestabiliti, la compresenza di soluzioni la cui semplicità ripropone alla nostra memoria distratta, essenzialità che nessuno può ignorare. così, il desiderio di esprimere cose inesprimibili riempie l’inesauribile di questo tipo di -scrittura- , affinché la -pagina- stessa diventi tramite luminoso di verità nel tentativo di trasmettere una scintilla di assoluto, grazie alla perfezione di uno stile.

Luigi castellano/ LUCA ’98

Dettagli

Inizio:
23 Gennaio 1998-19:30
Fine:
7 Marzo 1998-19:30

Luogo

Studio Morra
Via Calabritto 20
Napoli, 80121
+ Google Maps