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The Living Theatre – Labirinti dell’Immaginario

3 Luglio 2003-19:00/28 Settembre 2003-19:00

3 luglio – 28 settembre 2003
OPENING 3 LUGLIO ORE 19:00
Castel Sant’Elmo 
Via Tito Angelini 20/A, Napoli

A cura di Giuseppe Morra e Lorenzo Mango. Progetto e direzione di Achille Bonito Oliva.

Living Theatre, teatro vivente. Alla fine degli anni quaranta Julian Beck e Judith Malina scelgono questo nome per avviare la loro esperienza teatrale. Vivente è quel teatro che sa rigenerare le sue forme e, al tempo stesso, dare corpo alla idealità della “Bella Rivoluzione Anarchica non violenta”, rivelando come l’arte non possa risolversi mai solo nella realizzazione di prodotti o di spettacoli, ma debba essere il luogo in cui il “sogno” di un mondo diverso possa nutrirsi e svilupparsi.
L’avventura del Living Theatre si sviluppa, da quegli inizi, per tutto il Novecento e giunge al nuovo millennio tuttora viva ed attiva. Lungo questo arco di tempo ha assunto caratterizzazioni e modi diversi, che hanno, però, sempre fatto riferimento alla necessità che l’arte e la vita si fondano assieme, in un intreccio inestricabile. Più ed oltre che una compagnia di teatro, infatti, il Living è una vera e propria comunità, animata da una fortissima idealità e da un altrettanto forte sentimento di comunione e condivisione.
Questo mondo articolato e complesso si presenta come un vero e proprio labirinto dell’immaginario, pieno di diramazioni, di immagini, di visioni, di idee diverse, che si intrecciano, si sovrappongono, in un percorso che non è mai stato, né può essere, rettilineo. L’immaginario del Living è il territorio entro cui vogliamo entrare. Anzitutto attraverso la documentazione di cinquanta anni di teatro che viene dai suoi archivi (le foto, i filmati degli spettacoli, le scenografie, i documenti), e poi attraverso lo sguardo di chi il Living ha fotografato con una particolare adesione e partecipazione culturale ed emotiva – come Gianfranco Mantegna, Ira Cohen e, a Napoli, Cesare Accetta, Libero De Cunzo, Fabio Donato, Luciano Ferrara, Marialba Russo -, tracciandone un ritratto, più che una semplice documentazione. Di particolare importanza, poi, vista la sua unicità è la presenza del lavoro pittorico di Julian Beck, che per la prima volta in Italia viene testimoniato con tanta ricchezza.
C’è, poi, un labirinto ulteriore, che dal Living si dirama, riguardando tutte quelle esperienze delle arti visive da Allan Kaprow a Hermann Nitsch, da Vettor Pisani a Luca Maria Patella, da La Monte Young e Marian Zazeela a Roberto Paci Dalò, che hanno fatto della contaminazione dei linguaggi e della teatralizzazione dell’opera la base della propria ricerca. Si crea, così, una sorta di dialogo tra il Living e gli artisti visivi, così come un dialogo si intesse con la poesia, il cinema, le performances e la musica, e grazie agli eventi – tra cui i concerti di Sylvano Bussotti, Daniele Lombardi, Antonio Ballista, Giancarlo Cardini, i film di Jonas Mekas, le serate di poesia con Judith Malina, Hanon Reznikov, Ira Cohen, John Giorno, Jack Hirschmann, Nanni Balestrini – che accompagnano la mostra fino al debutto dell’ultimo spettacolo della compagnia.
Una mostra labirinto, insomma, che testimonia della natura irregolare ed irrequieta di uno dei fenomeni più straordinari del teatro e della cultura contemporanei.
Scriveva, d’altronde, Julian Beck: “Il Living Theatre si sta formando: possa sempre continuare a formarsi e non essere mai formato definitivamente, granitico, irrevocabile, immobile, pesante, insensibile, un idolo scolpito, incapace di comprendere il Dio vivente”.

Lorenzo Mango

Dettagli

Inizio:
3 Luglio 2003-19:00
Fine:
28 Settembre 2003-19:00

Luogo

Castel Sant’Elmo
Via Tito Angelini 20/A
Napoli, Italia